Croste in brodo e foglie di rape rosse saltate: omaggio allo chef Fabio Picchi
Questo post è un omaggio a Fabio Picchi, alla sua filosofia di cucina e al suo libro “Senza Vizi e Senza Sprechi – La virtù in cucina e la passione degli avanzi”. Sicuramente io, Picchi e molti di voi abbiamo almeno una passione in comune: quella per scarti e avanzi. Quello che mi piace di questo libro è l’acquolina che ti mette in bocca attraverso racconti e aneddoti di cibi semplici e poveri ma gustosissimi. Ricette domestiche della tradizione toscana di puro piacere a base di pane secco, croste, avanzi di carne e verdure e poco altro.
Vi propongo due piatti ispirati dal suo libro. Si tratta di due ricette semplicissime: le croste di parmigiano in brodo e le foglie di rape rosse saltate.
Croste di parmigiano in brodo (ricetta per 1 persona)
Ingredienti
La crosta di un pezzo di parmigiano o grana padano
1 cucchiaino di dado granulare di bucce o in alternativa 1 tazza di brodo
Preparazione
Con un coltellino raschiate bene la superficie esterna della crosta. Lavatela bene. Nel frattempo fate scaldare una tazza d’acqua in cui scioglierete il dado granulare di bucce o scaldate il brodo se già pronto. Quando il brodo bolle immergetevi la crosta e fatela cuocere a fuoco basso per circa 20 minuti. Testate con una forchetta che sia diventata tenera. Qualora fosse ancora dura proseguite la cottura. Se preparate un maggior quantitativo di questa minestra può valere la pena di utilizzare la pentola a pressione per la cottura delle croste. Dovrebbero essere sufficienti circa 10 minuti dal fischio. Tagiate la crosta a bastoncini o a cubetti e servitela con il brodo caldo come preferite: in una fondina, in una tazza o in una tazzina se volete trasformare questa minestra in insolito antipasto.
Foglie di rape rosse saltate
Ingredienti (per 1 persona)
Le foglie di due rape rosse
1 spicchio di aglio
1 cucchiaio di olio
Peperoncino piccante
Sale
Preparazione
In una padella scaldate l’olio e rosolatevi lo spicchio d’aglio con il peperoncino, unite le foglie di rape rosse ben lavate ed asciugate e fate saltare per circa 5 minuti a fuoco medio. Salate e servite con fette di pane. Picchi consiglia anche di conservarne un po’ per il giorno dopo per prepararci una frittata che assumerà un colore di “tibetana buddista memoria, fra l’arancio e il rosso porpora”.
Ho usato le foglie di rape rosse del mio micro-orto sul balcone che questa settimana mi ha dato anche pomodori (ormai fuori stagione ma inspiegabilmente nel mio balcone milanese sono maturati adesso) e fagiolini. La verza continua a crescere e tra un po’ mi chiederà un balcone tutto per sé.
Lisca
M;ia mamma ci faceva sempre la minestra con le croste…le più buone mai mangiate!!!!
Anche a casa nostra è normale mettere le croste di parmigiano nelle minestre, io le consiglio anche con il pasato di verdura. E’ una tradizione.
Comprerò sto libro, anche perche’ nemmeno io quest’anno o buttato le foglie di barbabietola rossa. Le ho lessate e mangiate condite, erano buone anche se durette.
Ho appena comprato delle barbabietole con foglie freschissime e sapevo di poter contare su di te per trovare un modo per non sprecarle 🙂
Ciao, ti ho trovata casualmente cercando in rete una ricetta per cucinare le foglie di barbabietola…….e il tuo blog mi piace molto, complimenti!
Mi sono iscritta, ti seguirò con grande piacere!
Buona giornata
Serena
Buongiorno anche io come Serena cercando come cucinare le foglie di rapa rossa ti ho trovata, già di mio cerco di non buttare nessun avanzo, ora con te sarà ancora più semplice riutilizzare gli avanzi e altre idee in cucina😊 Grazie mi iscrivo subito 💗