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Nuovo anno Nuove abitudini – Spaghetti alla bolognese (solo di nome)

4 gennaio 2013

spaghetti al ragu

Buon anno amici di Ecocucina!

L’inizio del nuovo anno è l’occasione ideale per abbandonare qualche vecchia abitudine, rimettere in discussione  tutto quello che non va nel proprio stile di vita e magari abbracciare un’alimentazione più sana e sostenibile.

Ogni anno stilo una breve lista di propositi che solitamente comprendono fare più sport, bere meno alcolici, dormire di più, rilassarmi (almeno ogni tanto). Non se quest’anno avrò maggiori chance di tenere fede a questi propositi, ma sicuramente voglio continuare sulla strada intrapresa da un po’ di tempo, ovvero di cercare il miglior compromesso possibile tra un’alimentazione sana, sostenibile e di soddisfazione per il palato. Questo tipo di scelta si traduce essenzialmente in:

consumare prodotti prevalentemente vegetali come ortaggi, frutta, cereali. legumi, semi e germogli, meno lavorati e raffinati possibile e senza imballaggi;

evitare di consumare la carne e il pesce;

consumare uova e latticini di rado e solo se provenienti da allevamenti biologici di fiducia;

– per tutti i prodotti cercare di ridurre più possibile la filiera in modo da assicurarsi prodotti freschi, di qualità e che hanno percorso meno strada possibile, sostenendo così anche la microeconomia locale (entrare in un GAS è la risposta perfetta);

dedicare più tempo alla cucina e alla propria alimentazione, così come lo si dedica al proprio benessere o alla cura della persona. Il mantra del cucinare velocemente mi ha stufata da un bel po’. Certo può capitare di essere di corsa e avere poco tempo per cucinare, ma non deve diventare la regola e soprattutto la scusa per acquistare solo prodotti già pronti e poco salutari o per cucinarsi sempre e solo la fettina di carne perchè è più veloce da fare rispetto a un piatto di legumi. Basta dare un’occhiata agli scaffali delle librerie di cucina, ormai il tema “cucinare in poco tempo” ha una sezione interamente a sè dedicata. È vero che preparare una cena vegetariana   mediamente può richiedere più tempo rispetto a una a base di carne, ma visto che i benefici sono triplici (per la salute, l’ambiente e spesso anche economici) credo davvero ne valga la pena e invertire questa macro-tendenza in atto da tempo.

Per cominciare il nuovo anno ho scelto di condividere con voi una ricetta ironica e volutamente provocatoria: gli “Spaghetti alla bolognese” o “bologhnese” come li pronunciano all’estero.

Mi fa sempre sogghignare quando sono all’estero vedere nel menu di migliaia di ristoranti un piatto simbolo della cucina italiana, solo all’estero però, ovvero gli spaghetti al ragù che da noi non esistono. È proprio pensando a questo paradosso che mi è venuta l’idea di una versione eco e 100% vegetale. Gli spaghetti infatti non sono altro che radici di porri bollite e saltate in padella. Il ragù invece è preparato con la parte verde del porro, tofu, bucce di carote, cipolla e foglie di sedano.  Provateli e non resterete delusi. Ricetta per 2 persone

Ingredienti

250g di radici di porro freschissime

La parte verde di un porro

La buccia di 4 carote

150g di  foglie di sedano

1 piccola cipolla

100g di tofu

Olio extravergine

1 cucchiaio di concentrato di pomodoro

1/2 bicchiere di vino rosso

1 bicchiere di brodo vegetale

sale e pepe

Preparazione

Tagliate le radici alla base dei porri. Lavate accuratamente le radici in modo da eliminare i residui di terra. Mettete in pentola a pressione coperte con abbondante acqua e cuocete per 45 minuti dal fischio. Nel frattempo preparate l’eco ragù vegetale. Tritate finemente la cipolla, la parte verde del porro, la buccia di carota, il sedano e il tofu. Mettete tutti gli ingredienti in una padella con 2 cucchiai di olio e uno di concentrato di pomodoro e lasciate appassire a fuoco basso. Sfumate con il vino rosso e fatelo evaporare a fiamma alta. Unite quindi il brodo vegetale, salate, pepate e fate cuocere a fuoco basso fino a quando il brodo sarà evaporato. Scolate quindi gli spaghetti di porro e fateli saltare in una padella con un cucchiaio di olio. Potete usare l’acqua di cottura come base per un brodo o una minestra. Servite gli spaghetti in un piatto da portata con un mestolo di ragù sopra, come fossero veri spaghetti. Completate con un filo d’olio a crudo e un pizzico di peperoncino.

Lisca

17 commenti leave one →
  1. icittadiniprimaditutto permalink
    4 gennaio 2013 19:28

    Reblogged this on i cittadini prima di tutto.

  2. Claudia permalink
    4 gennaio 2013 20:08

    È evidente che tu, oltre a non avere figli, non devi stare fuori casa 10 ore al giorno (se va bene)
    e portare in tavola la cena ad un orario decente (ossia non alle 21). A parte questo dettaglio il resto è più o meno condivisibile…

    • 6 gennaio 2013 16:07

      Ciao Claudia,
      la critica alla cucina veloce non è tanto rivolta a chi è costretto a far le cose di corsa ma a chi sacrifica la possibilità di mangiare in modo sano. La tua scelta di non cucinare carne è indicativa di una sensibilità verso la salute propria e dei propri cari. Ti chiedo scusa se ti sei sentita offesa da quello che ho scritto. A presto
      Lisca

      • Claudia permalink
        8 gennaio 2013 14:41

        Lisa, sono io che devo chiederti scusa per come sono “entrata in casa tua”. Nel mio piccolo faccio il possibile per seguire uno stile di vita più sostenibile, anche a tavola ma talvolta mi sembra di non fare abbastanza. Non volevo risultare antipatica o sgarbata. Ciao buon proseguimento

      • 9 gennaio 2013 14:37

        Nessun problema Claudia,
        sono sicura per le scelte che hai fatto che che hai molto da convidere con me e i lettori di Ecocucina, quando hai voglia mandami una tua ricetta o consigli.
        A presto!

  3. Claudia permalink
    4 gennaio 2013 20:10

    Per la cronaca: ho smesso di cucinare carne da più di un anno e sono felicissima di questa scelta, soprattutto per i miei figli.

  4. iocuoco permalink
    4 gennaio 2013 22:54

    ciao lisca,buoni i tuoi spaghetti di radici,brava,io ci metterei vicino come secondo dei rotoli di soia con maionese di mandorle,e ina bella insalata di mele sedano rapae mandorle con salsa allo yogurte peperoncino,e perche no in insalata di fagiolini e melograno?sono uno chef di cucina e cerco di far conoscere altri modi pet cucinare vivo in poemonte dove si alleva carne peró finite il pasto con un dolce fatto con le melanzane?bacio e saluti iocuoco@email.it

  5. 5 gennaio 2013 06:34

    fantastici propositi, è così che si comincia!
    Anch’io qualche volta faccio il ragù vegetale, ma al posto del tofu uso il seitan!
    Proverò questa tua versione…

  6. Amedeo permalink
    5 gennaio 2013 15:58

    Originale e gustosa ricetta. Sembrano veramente degli spaghetti le radici dei porri. Ma come fai a creare delle soluzioni così originali ? Invidio la tua creatività.
    Sono solo un pò deluso perché noto con ” summo ” dispiacere che il mio commento del 30 dicembre al tuo Eco cenone di capodanno non è stato pubblicato. Devo pensare che su questo Blog vige una sorta di censura ? D’ altra parte che ho chiesto di così sconveniente ? Hai scritto tu un libro insieme a Tommaso Fara che ha abbracciato la causa della cucina a impatto quasi zero. Vorrei sapere solo a quando una nuova collaborazione.
    Lo scambio di esperienze e idee fa sempre bene alla creatività.
    Aspetto con ansia una tua nuova ricetta.
    Ciao Amedeo

    • 6 gennaio 2013 16:04

      Ciao Amedeo, grazie dei complimenti, no non c’è nessuna censura su Ecocucina ma un potente filtro antispamming. Vado subito a cercare il tuo precedente commento perchè immagino che sia finito nello spam. Per rispondere al tuo quesito, dopo la pubblicazione de La Cucina a impatto (quasi) zero le strade mie e di Tommaso si sono separate per diversità d’intenti e carattere. Concordo con te che le nuove collaborazioni offrano nuova linfa ed è il motivo per cui collaboro con diversi chef e amici blogger perchè dallo scambio nascono cose interessanti. Personalmente adoro anche raccogliere il contributo dei miei lettori e in questi anni sono nate bellissime ricette proprio grazie alle idee dei lettori di Ecocucina che colgo l’occasione per ringraziare. A presto
      Lisca

  7. 6 gennaio 2013 09:13

    Propositi a cui cerco di tener fede anch’io… non sono vegetariana, ma credo che dobbiamo veramente muoverci tutti in questo senso ed evitare cibi inutili. Molto bello il blog e come ti proponi

  8. Sara permalink
    8 gennaio 2013 12:25

    Ciao! trovo questa ricetta molto interessante, ma mi sorgono due interrogativi: come mai le radici necessitano di tutto quel tempo di cottura in pentola a pressione? E come fai a “radunare” abbastanza radici fresche tanto da farne degli spaghetti? Immagino ci voglia una gran quantità di porri…! Grazie!!

    • 8 gennaio 2013 13:58

      Ciao Sara,
      il quantitativo di radici dipende anche da come servi questo piatto, è carino anche servito in piccole porzioni come antipasto…di sicuro effetto sui tuoi ospiti. Certamente se vuoi fare la porzione da piatto di spaghetti ti servono diversi porri. Le radici dei porri possono essere congelate fino a quando ne avrai abbastanza. Tieni anche presente che le radici perdono progressivamente volume più passa tempo dalla raccolta. Se trovi porri freschissimi avrai anche più radici da usare. Riguardo alla cottura, occorrono tempi così lunghi per rendere le radici tenere e digeribili ma a mio avviso ne vale la pena perchè hanno un gusto e una consistenza uniche.
      Spero di esserti stata utile
      A presto
      Lisca

  9. 8 gennaio 2013 21:41

    Ciao, buono anche senza carne!!!

  10. angela permalink
    9 gennaio 2013 16:14

    ciao ti ho visto oggi su rai tre fuori tg e mi hai incuriosita ecco mi quà ciaooo

  11. Ilja permalink
    20 gennaio 2013 16:45

    certo che fare consumare prima il vino e poi anche il brodo, modo di cucinare tipico all’ italiana, è tutt’ altro che economico. Altissimo spreco di gas o corrente elettrica. Con un po di buon senso si riesce ad evitare questo spreco senza perdere di gusto.
    Per esempio cucinando la pasta più al dente e lasciare che sia la pasta ad assorbire il liquido in eccesso. Oltre al risparmio di energia si ha anche il vantaggio che non tutte le vitamine vengono uccise dalle cotture prolungate.

  12. 3 marzo 2013 15:08

    Complimenti, veramente una bella ricetta, sana e gustosa. Sorprendente, anche se non di facile preparazione, dovuta al fatto che trovare 250 g. di radici di porro nei negozi biologici non è impresa facile…

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