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Filosofia

I principi base dell’Ecocucina

L’obiettivo di questi consigli è quello di ridurre il proprio impatto ambientale in cucina. Ogni giorno compiamo decine di scelte riguardo al cibo che hanno importanti conseguenze in termini di consumo di risorse, emissioni inquinanti in atmosfera, nel suolo, nelle acque sia superficiali che sotterranee e come rifiuti prodotti.

Non è necessario cambiare drasticamente il proprio stile di vita ma è sufficiente modificare qualche abitudine per ridurre la propria impronta ecologica.

 ECCO da dove partire in 4 mosse:

FARE LA SPESA

Coltivate un piccolo orto, basta un balcone anche di ridotte dimensioni per raccogliere pomodori, melanzane, ravanelli, carote, ecc. (per cominciare guardate Coltivare l’orto, Florablog ed Erbaviola).

Prediligete la produzione locale e la filiera corta: una soluzione può essere comprare direttamente dal produttore, ai mercati del contadino o attraverso un Gruppo di Acquisto Solidale (consultate la pagina Chi sono per maggiori dettagli sui GAS oppure visitate i siti di Intergas e Retegas).

Scegliete ingredienti possibilmente biologici o biodinamici, locali e di stagione.

Gli alimenti migliori per la nostra salute oltre che per l’ambiente sono quelli poco lavorati e non raffinati: sono infatti quelli più ricchi di vitamine e fibre oltre ad aver richiesto meno risorse naturali per la produzione. Quando acquistate cereali e legumi, compatibilmente con i vostri consumi, prendete grandi quantitativi in modo da ridurre gli imballaggi utilizzati per il confezionamento.

Evitate il più possibile prodotti con imballaggi e preferite, quando è  possibile, quelli sfusi.

 

ALIMENTAZIONE 

Basate la vostra alimentazione su cereali, ortaggi, frutta e legumi. Limitate il più possibile il consumo di derivati animali (carne, pesce, latticini, uova) e prendete in considerazione di eliminarli dalla vostra alimentazione; Se non siete pronti ad un cambiamento drastico della vostra alimentazione potete provare a cominciare sostituendo qualche pasto a settimana con un’alternativa senza derivati animali (ricette e consigli per ricette 100% vegetali su Veganblog e Vegcooking )

Cercate di non consumare pesce più di una volta a settimana e quando lo acquistate verificatene la provenienza. Evitate tecniche di pesca invasive come quella a strascico e specie sottoposte a forti pressioni antropiche come Salmone, Tonno, Gamberi, Pesce Spada, Datteri di mare, Bianchetti, Cernia Bruna e Merluzzo (per maggiori dettagli consultate il documento Mangiamoli Giusti di  Slowfish e il rapporto Tonno in trappola di Greenpeace).

Prediligete alimenti non raffinati come lo zucchero grezzo biologico, i cereali e le farine integrali.

Abituatevi a consumare anche prodotti crudi: oltre a mantenere intatto il contenuto nutritivo dell’alimento risparmierete energia (ispiratevi a Rawmazing, Crudismo e Rawguru), provate a fare almeno due pasti a settimana senza usare fornelli o apparecchi elettrici e ne gioverà salute, portafoglio e ambiente.

Infine un  consiglio valido per la maggior parte delle persone: mangiate meno. Abbiamo la tendenza a mangiare più di quanto non ci serva, ingrassare aumenta il nostro impatto ambientale oltre a danneggiare la nostra salute. Non è semplice ridurre le quantità, proviamo a farlo gradualmente. Questo consiglio ovviamente non è rivolto a chi ha disturbi alimentari o è sottopeso.

 

IN CUCINA

Utilizzate ogni parte degli ingredienti cercando di limitare al minimo i rifiuti prodotti; gli scarti possono venire anche congelati per essere utilizzati in seguito.

Utilizzate gli scarti e gli avanzi per preparare altri piatti (oltre alle ricette presenti su questo blog potete consultare la bibliografia degli avanzi presente nella pagina I miei preferiti).

Se preparate ricette elaborate e che richiedono lunghe cotture, preparatene una dose doppia e poi conservatela sottovuoto in frigo o nel congelatore. Raddoppiare le quantità di una ricetta non implica il consumo del doppio di energia ma solo di 1,2 volte: in questo modo si risparmia anche tempo oltre che energia.

In cucina sostituite la pellicola trasparente e l’alluminio con contenitori riutilizzabili, coperchi universali o piatti, al posto della carta assorbente tipo “scottex” usate strofinacci, spugne e asciuga piatti.

Essiccate o utilizzate il sottovuoto per conservare a lungo gli alimenti. Utilizzate la pentola a pressione per le cotture lunghe e non dimenticate il coperchio con le pentole tradizionali.

TUTTI I GIORNI 

Bevete preferibilmente acqua del rubinetto;

Limitate il più possibile il consumo di energia e acqua con cotture brevi e riutilizzando l’acqua di cottura;

Differenziate i rifiuti organici e se possibile usarteli per produrre compost per uso domestico (in 3 mesi nella compostiera si ottiene un buon fertilizzante dopo 6 un ottimo terriccio).

Evitate gli sprechi, un cibo buttato è come energia e soldi buttati oltre che sostanze inquinanti emesse inutilmente, quindi attenzione alle date di scadenza.

Evitate il più possibile di acquistare cibi take-away che generalmente comportano l’utilizzo di imballaggi con l’unica funzione di portare il cibo pronto fino a casa e poi diventano rifiuti da smaltire.

Utilizzate la lavastoviglie solo a pieno carico e sfruttate il vapore caldo per cuocere (cliccate qui per qualche ricetta con la lavastoviglie).

 

Lisca