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Carciofo

Le Foglie di carciofo richiedono un po’ di lavorazione per essere consumate ma ne vale assolutamente la pena soprattutto perchè la polpa che se ne ricava è molto saporita anche se in quantità di gran lunga inferiore rispetto al volume delle foglie. Il gambo invece è più veloce e può essere consumato anche senza particolari lavorazioni.

Ho provato 3 tecniche diverse per “estrarre” la polpa dalle coriacee foglie del carciofo. Tra tutti i possibili scarti è sicuramente il più difficile da utilizzare, però ne vale la pena. Per prima cosa bisogna cuocere le foglie di carciofo in acqua leggermente acidulata per 10 minuti in pentola a pressione o per 25 minuti in pentola normale. Si scolano e si immergono in acqua fredda per qualche minuto. A questo punto si può scegliere una delle 3 tecniche in base al tempo e agli strumenti a disposizione:

1) Tecnica Cucchiaio – La più semplice – Si procede ad estrarre la polpa dal lato interno di ogni singola foglia direttamente con un cucchiaio

2) Tecnica Passaverdura – La più veloce – Si mettono le foglie nel passaverdura in questo modo in pochi minuti si è separata la polpa dalla parte coriacea

3) Tecnica Setaccio – Il risultato migliore – Il setaccio richiede più tempo e anche più fatica però si ottiene una crema dalla consistenza cremosissima

Potete preparare crema di foglie di carciofo in quantità e poi congelarla a cubetti, per utilizzarla quando volete dare un “tocco di carciofo” ad un piatto. Carne, pesce, verdure, formaggi…le applicazioni sono infinite.